Le 3 C del caffè

Quali sono le 3 C del caffè?
Due scuole su due binari paralleli: la tradizione contadina vuole che il caffè fatto a casa per essere eccellente deve rispecchiare queste caratteristiche (le 3 C): Chiaro, Caldo, Carico.
Mentre la scuola tutta napoletana della Banda degli Onesti sostiene invece la versione “comm cazz coce (quanto caspita scotta)”.

Se seguiamo le indicazioni della prima scuola la bevanda deve essere chiara da caffè arabica al 100%, non densa e senza fondi lasciati in tazzina e caldo quanto basta. Dal gusto corposo deve essere ben bilanciato con il profumo dell’aroma. Di regola il caffè della moka va bevuto da seduti e non in piedi perché non simboleggia un momento frettoloso ma una pausa.

Mentre la versione delle 3 C partenopea punta ad un sapore intenso con un retrogusto un po’ bruciato e un po’ amaro, tipico anche della miscela chiamata Robusta. Il caffè in tazzina, preso al bar deve quasi scottare da non poter tenere la ceramica o porcellana in mano, questa è la vera tazzulella de caffè!

Le preferenze dipendono dal gusto, da dove ci troviamo e dal momento della giornata in cui assaporiamo un buon caffè; ma per mettere d’accordo tutti le 3 C corrispondono anche a questi elementi “comodo, carico e caldo”, sintesi forse delle diverse scuole di pensiero a cui si potrebbe aggiungere anche una quarta C, perché se il caffè è bevuto in “compagnia” è ancora più piacevole!

Voi quale versione preferite?