L’aroma del caffè

A rendere celebre il caffè (in particolare il nostro espresso) è certamente il suo sapore ricco, che tende a rimanere a lungo sul palato. La maggior parte delle sensazioni che percepiamo quando beviamo un buon caffè non derivano però dalle papille gustative, ma da sostanze chimiche volatili che raggiungono il naso mentre ne respiriamo l’odore, o in maniera indiretta risalendo dalla bocca lungo la cavità nasale: ovvero l’aroma.

Si tratta di sostanze come il β-damascenone (che fornisce alle rose il loro odore caratteristico), il guaiacolo, la vanillina (caratteristica ovviamente della vaniglia), sostanze sono responsabili di caratteristiche fondamentali del sapore del caffè come l’essere alcalino, fruttato o terroso. Oggi ne sono state scoperte oltre 800, e nuove sostanze continuano ad essere aggiunte alla lista ogni giorno.

Come spiegano i ricercatori della International Coffee Science Association, per svelare i segreti dell’aroma del caffè non basterà identificare tutte le sostanze chimiche presenti nella bevanda, perché bisogna anche riuscire a comprendere in che modo queste interagiscano tra loro e con i recettori del naso, per creare la sensazione unica che regala un buon espresso appena fatto.